Il Ministro delle imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, ha incontrato, giovedì 3 ottobre, una delegazione del distretto industriale toscano del cuoio e della calzatura per affrontare il tema della attuale situazione congiunturale di aziende e lavoratori del distretto.
L’incontro col Ministro Urso ha registrato una partecipazione trasversale di rappresentanti di imprese e istituzioni, a ribadire la necessità di soluzioni condivise per la ripresa di un comparto, quello conciario-calzaturiero, centrale non solo per il territorio locale, ma per l’intera economia regionale. La delegazione del distretto del Cuoio, era rappresentata dalle associazioni di categoria nelle figure di Roberto Lupi, vicepresidente della Associazione Conciatori di Santa Croce, Michele Matteoli, presidente del Consorzio Conciatori di Ponte a Egola, Luca Sani, vicepresidente Consorzio Toscana Manifatture, Alberto Giannangeli e Gionata Moroni, rispettivamente presidente e direttore di Assa, e dai rappresentanti dei Comuni del distretto: Roberto Giannoni, sindaco Santa Croce sull’Arno, Fabio Mini, sindaco di Castelfranco di Sotto, Emma Donnini, sindaca di Fucecchio, Manuela Del Grande, sindaca di Santa Maria a Monte, Linda Vanni, sindaca di Montopoli, Azzurra Bonaccorsi, vice-sindaca di San Miniato. La delegazione è stata accolta dal gruppo tecnico del Ministero della Impresa e del made in Italy: la consigliera e vicecapogabinetto Elena Lorenzini e il dottor Giuseppe Pietrafesa, coordinatore del tavolo della moda. Il Ministro Adolfo Urso si è presentato al tavolo mostrando una chiara conoscenza del distretto e dell'importanza che le aziende conciarie e calzaturiere hanno nel ruolo di eccellenza del made in Italy. Il Ministro si è preso personalmente l'impegno di collaborare con il gruppo di imprenditori, i sindaci ed i rappresentanti delle associazioni di categoria per sviluppare insieme il sistema consortile del distretto e trovare le migliori risposte per un territorio che ha creato così tanta ricchezza. La delegazione toscana ha ribadito che la situazione è molto critica ed emergenziale ed è necessario dare un supporto immediato ad un distretto che vede la gran parte della sua popolazione legata all'indotto della pelle. Tra le proposte più importanti per mitigare le criticità si è parlato della estensione straordinaria della possibilità di ricorrere alla cassa integrazione per le aziende all'industria, con l'urgenza di azzerare i contatori inerenti la cassa integrazione delle aziende all'artigianato ed il suo necessario ulteriore finanziamento; la concessione di moratorie sui finanziamenti; l'implementazione di strumenti che agevolino la concessione del credito; le misure di politica attiva per non perdere le professionalità e il saper fare; la soluzione definitiva al problema del credito di imposta per le attività di ricerca e sviluppo. Il tavolo si è concluso con richieste specifiche da parte del MIMIT dei dati attuali e prospettici del distretto e con l'impegno di continuare una comunicazione proficua che porti a trovare, in collaborazione con la Regione Toscana, risposte concrete. È necessario adesso supportare e valorizzare sempre più il prodotto pelle di alta qualità realizzato nel distretto conciario toscano, attore principale della filiera della moda e del lusso a livello mondiale.